martedì 15 giugno 2021

La ceratura gnatologica

di Margherita Quieto
margheritaquieto@gmail.com
                        

L’osservazione è quel concetto che si esprime con il guardare con attenzione, esaminare, scrutare, ed è il primo dei processi che un odontotecnico attento è invitato a fare per una corretta analisi di un restauro protesico.
Per far ciò basilare è avere a disposizione dei modelli studio che rappresentano la condizione presente degli elementi dentali residui.
In essi sono conservate tutte le informazioni che riguardano l’anatomia dentale, per essere chiari, quelle profondità dei solchi, creste triangolari, rilievi assiali, creste marginali, solchi di sviluppo ,specularità, depressioni, lobi, solchi mesio distali, altezze differenti delle cispidi, , che rendono caratteristica la dentatura naturale del paziente.
Sembra difatti, a mio parere, che il concetto di individualità sia scomparso dal nostro modo di lavorare, la routine quotidiana ci obbliga a confezionare, come una catena di montaggio, i dispositivi secondo un protocollo standard.
Nella immagine di presentazione raffiguro chiaramente come il concetto finora espresso si traduce in una ceratura gnatologica.
L’odontotecnico pertanto, prima di una qualunque riabilitazione protesica  fissa , è chiamato a cerare gli elementi dentali interessati dal restauro in occlusione , ristabilendo la morfologia esistente , con tutta la conoscenza di una serie di parametri che si possono imparare frequentando dei corsi di gnatologia dentale.
 La Gnatologia nasce all’inizio del 1900 ed è un settore della Medicina afferente all’odontoiatria che studia la fisiologia e fisiopatologia del complesso cranio-cervico- mandibolare e si occupa della clinica ad esso relativa.
Per essere chiari, ogni individuo ha presenti  nel cavo orale un codice di informazioni dati dalla grandezza del viso, la distanza tra le due arcate, la funzione che i denti sono chiamati a svolgere, l’ubicazione nelle arcate, le curve di compensazione, i rapporti interdentali, le traslazioni, lo scivolamento tra le superfici di contatto tra gli elementi  antagonisti , i rapporti di intercuspidazione, i quali sono univoci.
Per essere più credibile, basti pensare che per il riconoscimento dell’identità della persona oramai deceduta e ridotta ad uno scheletro, si fa riferimento proprio alla dentatura naturale, la quale per le sue caratteristiche di durezza ( basti pensare che lo smalto è un tessuto  il più rigido e mineralizzato dell’organismo) e per la sua unicità, rappresenta il dato sensibile di riferimento da un soggetto all’altro.
Il concetto di ceratura gnatologica non si può esaurire qui, ma merita di essere ritrattato, pertanto invito il 
clinico interessato a contattarmi , per essere di aiuto nella difficile professione che è l’Odontoiatria.

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