venerdì 2 aprile 2021

I Denti Anteriori.

di Margherita Quieto

margheritaquieto@gmail.com

 





La mimesi è un aspetto fondamentale nella gestione di un elemento dentale senza però lasciare in secondo piano le dimensioni degli stessi elementi quando ci si occupa di una o più corone che occupa il quadrante anteriore. Studi clinici hanno dimostrato che esistono valori anatomici da rispettare.

Difatti le larghezze dei denti vanno valutate in millimetri che variano dalla distanza della gengiva aderente fino al margine incisale che deve seguire l’andamento del labbro inferiore, mentre la larghezza coincide con le aree di contatto dei denti adiacenti.

La linea del sorriso è strettamente legata alla linea bipupillare che deve essere parallela, non sempre però questo parametro è veritiero, difatti per la diversa conformazione del viso vi sono pazienti che hanno connotati legati ad espressività che ne variano la linea commisurale.

Anche il profilo del viso influisce sulle dimensioni dei denti anteriori che presentano una diversa curvatura a seconda dell’andamento delle labbra e dei parametri di overbite ed overjet.

Nella percezione della forma dentale degli elementi anteriori, non si deve dimenticare che l’aspetto delle superfici dentali possono essere illusorie, quando non valutiamo delle linee di transizione d’angolo, nonché selle linee e creste che caratterizzano la superficie di tutti i denti.

Linee di transizione d’angolo sono il confine delle varie superfici dentali dividendole in diverse viste, la vestibolare, la interprossimale e quella palatale.

E’ interessante proprio come la variazione di queste ne determinino l’aspetto della diversa morfologia dentale che insieme ad una appropriata colorazione dentale ne caratterizzano la buona integrazione del manufatto protesico.

Anche l’inclinazione assiale, l’andamento delle parabole e la disposizione dentale contribuiscono a rendere l’arcata anteriore il più simile possibile ad un effetto naturale.

In sintesi anche la specularità dimensionale garantisce un risultato soddisfacente al fine di ottimizzare il restauro, difatti denti che hanno delle grandezze identiche dal lato destro e sinistro ne aumentano la mimesi con il resto della dentatura naturale.

La Fotografia Digitale.



di Margherita Quieto



Negli ultimi decenni la fotografia si è resa uno strumento indispensabile per catturare le immagini e trasferirle in laboratorio utilizzarle e per dialogare con il paziente al fine di registrare ed avere più dati possibili su cui valutare le similitudini e non dei denti naturali. 

Con l’avvento del digitale si sono moltiplicate le possibilità di utilizzare le immagini catturandone ogni minimo particolare dimenticandoci così delle pellicole e analogiche che fino ad ora avevano caratterizzato il nostro modo di vedere. 

Oggi infatti è più facile archiviare dei dati su computer velocemente grazie anche alle  "card wi-fi" che consentono di salvare in tempo reale le foto sulla cartella del paziente o su di un monitor posizionato sul riunito per dialogare subito con l’assistito. 

L’integrazione con il computer ci consente poi di fare delle presentazioni per conferenze e anche di stampare le foto e consegnarle al paziente. 

Non dimentichiamoci inoltre che sono un modo per crescere professionalmente grazie alla possibilità di vedere dei particolari errori che fino ad occhio nudo non riusciremmo a vedere. 

Per concludere anche il colore di un manufatto può essere trasferito, tarando i monitor e con campioni di dei denti della scala colori, che attenzione non ci indicano esattamente il colore ma ci forniscono una mappatura dello stesso, ossia dov’è ubicato. 

Sappiamo in effetti che non c’è migliore presa del colore che quella fatta alla luce del giorno e con l’occhio umano.

Presentazione di Labordent

di Margherita Quieto L’osservazione è il punto di partenza per una corretta esecuzione di un manufatto protesico, senza trascurare la ...